Progetto Educativo di Gruppo

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Progetto Educativo di Gruppo

Anni 2019-2022

Lo scopo dell'Associazione è contribuire, secondo il principio dell'autoeducazione, alla crescita dei ragazzi come persone significative e felici” (Patto Associativo AGESCI)

INTRODUZIONE


Nel 1997, dall’unione dei gruppi Milano 26 e Milano 19, nasce il gruppo AGESCI Milano97.

Ventidue anni dopo, il branco delle Aquile Azzurre, il branco Seeonee, il reparto Naboo, il reparto Tatooine, il noviziato e il clan Drum Bun costituiscono l’insieme degli oltre 150 iscritti.

Assicura inoltre l’unitarietà della proposta educativa dell’Associazione tra le varie unità, la sua continuità tra le varie branche e l’adattamento alle necessità dell’ambiente in cui il gruppo vive.

La Comunità Capi, attualmente comprendente 18 capi, esercita il suo mandato educativo su tutti i ragazzi e le ragazze del gruppo, che è unico e ha due sedi: presso la parrocchia S. Maria del Rosario e presso la parrocchia Gesù Buon Pastore.

Il Progetto Educativo di Gruppo definisce le priorità educative su cui la Comunità Capi, guidata dall’intento educativo e dall’esempio del Vangelo, intende lavorare nei prossimi anni per applicare il metodo scout all’educazione dei ragazzi e delle ragazze a cui viene rivolta la proposta.

Assicura inoltre l’unitarietà della proposta educativa dell’Associazione tra le varie unità, la sua continuità tra le varie branche e l’adattamento alle necessità dell’ambiente in cui il gruppo vive. La scrittura del Progetto Educativo nasce dall’analisi delle esigenze educative dei ragazzi e ragazze.

Per identificarle abbiamo svolto un lavoro di analisi del contesto esterno (coinvolgendo in una tavola rotonda genitori, professori, catechisti, allenatori, educatori) e interno (tramite un questionario alle famiglie e una verifica di Comunità Capi sugli obiettivi del Progetto Educativo 2015-18).

Dal lavoro di analisi sono emersi svariati bisogni educativi: immaginando come vorremmo che fossero i bambini e i ragazzi del Milano 97 tra tre anni, abbiamo scelto quattro aree di intervento prioritarie su cui concentrarci.

Per ogni area, abbiamo identificato alcuni obiettivi, che vogliono essere il filo conduttore, comune a tutto il gruppo, su cui muovere l’intento educativo della Comunità Capi.

Come scritto nel Regolamento Metodologico AGESCI, “le esperienze peculiari del metodo scout hanno già una valenza religiosa, che – attraverso l’annuncio della Parola e la celebrazione dei sacramenti – fa dello scautismo un’occasione di incontro con il Vangelo e una originale forma di spiritualità cristiana.”

Sulla base di ciò, i programmi e le attività basate sulle quattro aree di intervento costituiranno anche un luogo privilegiato per l’incontro personale con Dio e per il cammino di fede di tutti i ragazzi e ragazze, nella consapevolezza che l’esempio di Gesù a cui tendere sostiene l’intera proposta educativa.

Di seguito sono elencati gli obiettivi, divisi per area di intervento, su cui ogni unità programmerà le attività nei prossimi tre anni. Gli obiettivi hanno un ordine, ma volutamente non una tempistica predefinita, in modo da non vincolare il percorso di crescita dei ragazzi e delle ragazze delle singole unità.

“Con questo progetto educativo vorremmo far si che i ragazzi sappiano…”:

Gestire con autonomia i propri impegni e fare scelte critiche, agendo di conseguenza

  • Riconoscere le motivazioni personali che portano a compiere le proprie azioni e scelte
  • Individuare le proprie priorità
  • Ritagliare il giusto spazio per gli impegni presi portandoli a termine senza lasciarli a metà
  • Agire con coraggio e ambizione

Vivere nel mondo essendo parte attiva della realtà

  • Sentirsi responsabili del materiale proprio e comune
  • Fare scelte critiche nel rispetto della sostenibilità ambientale e sociale
  • Vedere il mondo che ci circonda come un dono che Dio ci ha affidato, di cui prendersi cura anche quando è la via più difficile
  • Guardarsi intorno ed essere curiosi di conoscere e sperimentare ciò che è nuovo
  • Sentire l’appartenenza alla comunità parrocchiale attraverso un rapporto significativo stimolante e che fornisca occasioni di crescita

Sviluppare e gestire le relazioni con gli altri

  • Vivere le relazioni attivamente e cercando per primi il confronto con gli altri
  • Conoscere rischi e potenzialità degli strumenti tecnologici per la comunicazione
  • Fare un uso consapevole degli strumenti tecnologici per coltivare vere relazioni con gli altri
  • Interagire con gli altri utilizzando modalità comunicative appropriate, anche dando il giusto peso alle parole
  • Essere aperti all’incontro con il prossimo con fraternità, sincerità e curiosità di fare tesoro di quello che gli altri hanno da raccontare

Fare del proprio meglio senza essere frenati dalla paura del fallimento e dall’ansia della responsabilità

  • Comprendere che le regole sono uguali per tutti, che hanno un valore e un significato così da rispettarle con consapevolezza
  • Uscire dalla propria zona di comfort per mettersi alla prova e fare del proprio meglio riconoscendo le proprie potenzialità e sfidando i limiti
  • Riconoscere gli errori e saperli affrontare per trarne qualcosa di positivo
  • Aprirsi a nuovi orizzonti ed essere incuriositi da nuovi stimoli per intraprendere esperienze originali che appassionino
  • Essere coerenti e orgogliosi delle proprie scelte